Coesione, coinvolgimento, partecipazione. È il segreto del successo di una squadra. Questa è la volontà e l’impegno di BVLG.

“Il campione è colui che ha grandi doti regalategli dalla natura ma che di suo non ci mette niente. Il fuoriclasse invece è quello determinante per la vittoria”.
Nella vita, nel lavoro, e anche nello sport bisogna essere fuoriclasse, non solo campioni. E se lo dice Marcello Lippi c’è da crederci. Lui che ha portato l’Italia in cima alle vette del calcio mondiale e internazionale e ha ottenuto importanti vittorie anche all’estero, persino in Cina, di fuoriclasse ne
ha visti tanti. “Li riconosci subito perché sono determinanti in campo e fuori del campo sono uomini con la U maiuscola”. La riflessione dell’ex commissario tecnico della nazionale di calcio è stata al centro dell’incontro che il club giovani soci BVLG ha recentemente organizzato. E Marcello Lippi, viareggino e versiliese amante della sua terra, ha accettato volentieri di sottoporsi alle domande dei giovani. Un incontro informale, semplice, interessante, piacevole che ha messo in luce non solo lo sportivo, l’allenatore, ma soprattutto l’uomo. Icona della città di Viareggio e della Versilia, Lippi ha spiegato che pur avendo vinto tutto ciò che di importante c’era da vincere nel calcio, il segreto del suo successo professionale si deve anche alle sconfitte.

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“È vero – ha detto – ho vinto tanto ma ho anche perso tanto. Questo è il segreto del mio successo”. Sono le sconfitte quelle che ci fortificano ancora di più nel carattere e che ci spingono in modo determinato ad andare incontro alle vittorie.
Ma il concetto su cui Marcello Lippi ha puntato il dito è quello di fare squadra. Una scelta che indubbiamente nel mondo dello sport e del calcio in particolare premia, ma che può essere funzionale anche nella vita professionale e nella vita di tutti giorni. Concetto che si sposa perfettamente con la filosofia di fondo del nostro istituto “Cooperare e creare valore per il territorio. Solo così, facendo squadra, possiamo andare avanti con fiducia nel futuro” ha detto il presidente Enzo Stamati introducendo l’incontro con Marcello Lippi. “Il Mister ha fatto la storia dello sport italiano e da lui dobbiamo prendere esempio proprio per il lavoro di squadra. Di fatto il direttivo del nostro club giovani soci annovera al momento 22 persone, come due squadre di calcio. Il nostro consiglio di amministrazione punta molto su questi ragazzi perché di fatto sono il futuro della nostra banca e in generale il futuro della nostra società. Da parte nostra c’è e ci sarà l’appoggio e il sostegno che meritano”. L’ immagine
della squadra è stata al centro dell’intervento di Filippo Viti coordinatore del club giovani soci.
“Siamo presenti e attivi con grande voglia di fare – ha detto – e il nostro obiettivo è quello di avvicinare nuovi giovani alla banca perché vogliamo fare squadra con loro”. “Il ruolo dell’allenatore della nazionale di calcio – ha proseguito Marcello Lippi nell’intervista condotta dal segretario del club Leonardo D’imporzano – è indubbiamente diverso da quello di un allenatore di una squadra di club”. “Il mio impegno – ha detto – era soprattutto quello di creare la squadra facendo sentire tutti psicologicamente legati e parte integrante di un unico gruppo. L’allenatore deve mettere tutti allo stesso livello”. Dunque coesione, coinvolgimento, partecipazione.

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